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domenica 21 ottobre 2012

Il Light Eging

Oggi voglio parlarvi di una "sfaccettatura" del light game che mi è venuta in mente pensando alle famose totanare Naory della Yamashita, e che proprio in questa stagione ci può fare divertire parecchio.


LA TECNICA

A partire dalla stagione 2009/2010 la ditta giapponese ha proposto queste "piccole" novità nel panorama della pesca ai cefalopodi, introducendo il cosiddetto "light eging". Ovviamente oltre alle totanare è stata prevista un'offerta molto articolata tra canne, fili e accessori vari... osservandone bene le caratteristiche, però, sono arrivato alla conclusione che la nostra attrezzatura da light game è perfettamente adattabile a questa tecnica. Vediamo perché:


Questa è una rappresentazione dell'equipaggiamento da "naory fishing" consigliato dalla Yamashita
I modelli riquadrati in rosso sono quelli che consiglio per il light game

Le immagini sono abbastanza chiare: canne tra i 7-8 piedi (di tipo fast come la Feeling Shaft, canna  che la Yamashita ha studiato appositamente per questa pesca), mulinelli di piccole dimensionitrecciati e fluorocarbon che reggono fino a 8 lb ed egi di peso compreso tra i 5-8 gr.


GLI (O MEGLIO LE) EGI

A proposito di egi, i Naory Range Hunter sono a mio avviso il vero jolly di questa tecnica. Vi consiglio di utilizzare le misure 1.8 e 2.2, che per dimensioni, peso e velocità di affondamento rappresentano il giusto compromesso all round.
Ne consideriamo tre modelli:
shallow: ha una velocità di affondamento piuttosto lenta e permette di sondare tranquillamente la fascia alta della colonna d'acqua (utile soprattutto in condizioni di luna alta e piena, quando i calamari sono soliti cacciare in superficie).
- basic: ha una velocità di affondamento media, pari ad una normale totanara di misura 3.0 (ma è molto più piccola e dunque viene influenzata meno dalla corrente) ed è la soluzione più indicata per ricercare la strike zone dei calamari quando non sappiamo se sono in caccia più a galla o più in profondità.
- deep: ha una velocità di affondamento molto marcata ed è più indicata per ricercare i calamari in profondità e le seppie, le quali come è noto cacciano a stretto contatto con il fondo;


Il modello basic (occhio nero) e shallow (occhio blu)

L'AZIONE DI PESCA

La nostra azione di pesca sarà quella classica dell'eging, il tutto ovviamente rapportato all'attrezzatura (evitiamo strattoni o ferrate stile vertical jigging!).
Dopo il lancio attendiamo che il nostro egi raggiunga la profondità desiderata ed iniziamo ad animarlo con un'azione di jerking (uno, due o tre "strattoni" in serie) o twitching (una serie ripetuta di sussulti del cimino che fanno muovere sul posto il nostro artificiale), facendo seguire l'azione a pause più o meno lunghe durante le quali probabilmente avremo l'attacco. Tenendo il filo sempre in tensione saremo infatti in grado di percepire chiaramente le tocche dei cefalopodi, che a volte saranno molto timide e a volte secche e improvvise. Stiamo pronti dunque a "ferrare" morbidamente (ma senza indecisioni) e iniziare un recupero costante con canna inclinata a 45 gradi, fino alle operazioni di salpaggio che sono forse le più delicate per via dei tessuti teneri dei cefalopodi.


Questa è una rappresentazione dell'azione di pesca suggerita dalla Yamashita

Le catture non sono mancate già dal primo test, rivelando l'efficacia di questa tecnica anche nel periodo pre-autunnale

La stagione dei cefalopodi è appena iniziata, per cui vi terrò sempre informati sulle novità e magari qualche trucchetto che via via riuscirò a scoprire... se qualcuno di voi ha già sperimentato questa tecnica sarò ben felice di leggere i vostri consigli e commenti!;)
Bene, detto questo non ci resta che una cosa da fare... prendere la nostra fidata attrezzatura da light game e andare a provare!

"Light is Better!"

2 commenti:

  1. Proprio così;) spero che arrivino anche i calamari che qui dalle mie parti negli ultimi anni si sono un pò lasciati desiderare:P

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