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giovedì 21 febbraio 2013

Light rock fishing: soluzioni per l'inverno... la pesca in pozza, buca e tana!

Cari gamer, poco tempo fa ho iniziato a parlare delle soluzioni che questo inverno mi stanno permettendo di risolvere alcune giornate di pesca spesso molto complicate. Dopo aver parlato del wacky rig oggi vediamo di approfondire il discorso relativo alla pesca in pozza, buca e tana, la quale ovviamente è praticabile potenzialmente in qualsiasi stagione, ma soprattutto in inverno ci può essere di aiuto durante i periodi più difficili.

Le temperature piuttosto basse dell'acqua spingono molti pesci, predatori o meno, a ridurre drasticamente la loro attività, concentrandola in brevi momenti della giornata e lasciando degli ampi vuoti in cui sembra proprio che non giri nulla davanti a noi... se ci accorgiamo che siamo di fronte a tali condizioni di apatia allora possiamo provare a cercare qualche cattura in ambienti molto più ristretti.


Questo è l'esempio di un'ottima zona per il light rock fishing in buca...pareti rocciose e accumuli di pietre semi-sommersi

La pesca in pozza, nelle buche o davanti alle possibili tane presenti nelle pareti dei porti e delle scogliere ci permette sicuramente di avere più possibilità di cattura, perché in un certo senso andremo a presentare le nostre piccole insidie "a domicilio"! Un pesce che trova un piccolo vermino o un pesciolino foraggio proprio davanti alla sua tana difficilmente resisterà alla tentazione di un pasto veloce e senza sforzi... ovviamente il nostro target principale saranno scorfani, ghiozzi, tordi e altri pesci di scoglio, ma con un po' di fortuna pescando a parete potrebbe capitare anche qualche sarago.


Anche nelle piccole pozze bagnate da qualche centimetro d'acqua si può nascondere qualche piccola sorpresa

Le esche con le quali ho riscontrato i risultati migliori sono state le softbait da 2" molto scentate, come ad esempio quelle della serie Ecogearaqua (Katsu Mebaru ShirasuStraw Tail Grub, etc.) oppure l'immancabile Marukyu Power Isome nelle sue misure più corpose (e quindi ricche di scent). Abbinate a jighead di giuste dimensioni oppure montate a drop-shot nel caso della pesca in parete, queste gomme ci permettono di attirare anche il più svogliato dei pesci, grazie alle loro vibrazioni e al forte aroma che sprigionano una volta in acqua (nelle piccole pozze questo effetto viene ancora più amplificato quindi anche esche meno scentate come l'Ecogear Grass Minnow SS rappresentano un'ottima soluzione).


Un ghiozzo paganello (gobius paganellus) non ha resistito alla presentazione dell'Ecogearaqua Katsu Mebaru Shirasu

Spesso la catture saranno pesci piccoli, ma caratterizzati da livree e dettagli preziosi come in questa perchia (serranus cabrilla)

I ghiozzi testoni (gobius cobitis) sono concentrati di sportività e attaccano facilmente le softbait... ma attenti a non farvi vedere!

L'azione di pesca consisterà ovviamente nel presentare le nostre insidie proprio all'interno buche create dall'incontro tra gli scogli, le pietre o i massi frangiflutti, oppure sondare a poco a poco le pareti (magari a  drop-shot) alla ricerca di piccole rientranze in cui potrebbero trovare dimora i nostri amici pinnuti.
Alcune precisazioni: se peschiamo a vista ricordiamoci di fare molta attenzione a non essere "scoperti" ed utilizziamo softbait dai colori sgargianti che sono più facilmente individuabili. Inoltre in caso di cattura, cerchiamo subito di staccare il pesce dalla buca per evitare che si intani portandoci a rompere il finale e condannandolo a morte certa.


Questo scorfano nero di ottime dimensioni è stata una delle più belle sorprese che ho trovato in questi giorni pescando in buca

Uno stupendo primo piano e poi subito in acqua a riconquistare la sua tana!

Concludendo, a parte qualche piacevole sorpresa come lo scorfano delle foto precedenti, il più delle volte ci troveremo a catturare esemplari di taglia medio-piccola... valorizziamo allora la cattura con un bello scatto, magari in primo piano, che ci permetta di godere appieno dei piccoli dettagli che caratterizzano ogni diversa specie e del contrasto di colori che viene a crearsi tra la livrea del pesce e il paesaggio di sfondo.
Tutto ciò sarà un modo per lasciare un ricordo colorato nella nostra memoria e per riuscire a distinguere sempre con più facilità ed esattezza le specie che andiamo a catturare, soprattutto in riferimento alla famiglia Scorpaenidae (scorfani) o addirittura la famiglia Gobiidae (ghiozzi), che conta una serie interminabile di specie diverse!

"Light is Better!"

domenica 10 febbraio 2013

I nodi di base nel Light Game

Negli ultimi giorni sono stato un po' dubbioso sull'argomento del mio nuovo post... alla fine mi sono chiesto quale potesse essere un argomento importante per chiunque si avvicina al light game... ma i nodi ovviamente! Trovo molto utile concentrare in un unico post tutti i nodi di base per poter affrontare qualsiasi situazione si presenti a chi pratica il light game (soprattutto a chi si avvicina a questa tecnica senza essere passato prima dallo spinning). Nulla di innovativo sicuramente, ma spero che magari qualcuno lo potrà trovare di aiuto!

I nodi trattati in questo post sono quattro (dal più banale al più complesso):

- Arbor (nodo per legare il filo alla bobina del mulinello, sembrerà banale ma lo metto per completezza);

- Improved Clinch (nodo per legare moschettoni, girelle, ami ad occhiello, jighead, etc.);

- Palomar (nodo per legare l'amo nella montatura a drop shot);

- Peixet (nodo di giunzione trecciato-fluorocarbon).

Per le spiegazioni sull'esecuzione dei primi tre nodi vi rimando ai link dell'utilissima risorsa NetKnots, un sito (ovviamente gratuito seppure con qualche banner pubblicitario) dove potrete trovare anche altri interessanti nodi riguardanti vari ambiti oltre alla pesca, con una spiegazione davvero completa attraverso immagini curate passo passo con relativa spiegazione (in inglese) e grafica animata per essere ancora più semplici da imparare:

             - Arbor                                              - Improved Clinch                                             - Palomar 

Per quanto riguarda invece il Peixet knot, visto che sulla rete non ci sono molte risorse in proposito cercherò di facilitarvi il tutto proponendovi una mia spiegazione passo passo.
A dire il vero inizialmente utilizzavo un altro nodo (Tony Pena), ma dopo aver scoperto il Peixet ho potuto apprezzarne gli enormi vantaggi in termini di risultato, tenuta e facilità di esecuzione, dapprima nello spinning medio-pesante e poi anche nel light game   

Vediamo dunque di capire come eseguirlo:

1) Innanzitutto realizziamo con il fluorocarbon un nodo semplice e poi ripetiamo l'operazione al fine di avere un nodo a due giri.


2) Poi stringiamo un poco il nodo fino ad ottenere una sorta di "otto rovesciato".


3) Questo è il risultato che dovreste ottenere al passo 2. 


4) Adesso possiamo prendere il trecciato ed iniziare passandolo all'interno del nostro "otto rovesciato" come mostrato in figura.


5) Poi facciamo compiere al trecciato circa 15 spire attorno al fluorocarbon.


6) Adesso ripetiamo l'operazione nel verso opposto, facendo molta attenzione a far combaciare le spire con gli spazi vuoti lasciati dalle spire del passo 5, quindi passiamo il capo libero del trecciato attraverso il nostro "otto rovesciato".


7) Arrivati a questo punto lubrifichiamo le parti "scorrevoli" e tiriamo con cura tutti i capi "attivi" indicati nella figura per assuccare bene il nodo.


8) Non ci resta infine che tagliare le eccedenze di fluorocarbon e trecciato a pochi millimetri dal nodo e il gioco è fatto.


Ecco come si presenta il nostro "Peixet knot" appena finito, un capolavoro per aspetto, affidabilità e facilità di esecuzione (non è così complicato come può sembrare). 



Nell'ultima immagine ho voluto proporvi il risultato effettivo, per mostrarvi come realmente il trecciato sembra fondersi con il fluorocarbon, lasciando soltanto un piccolo nodo a creare attrito.

Bene, siamo alle conclusioni... quelli che vi ho proposto sono i nodi che personalmente utilizzo e quindi vi consiglio, ovviamente molti di voi ne utilizzeranno altri per cui se avete suggerimenti, paragoni e critiche costruttive da fare non esitate a scriverli nei commenti. Un saluto a tutti e a presto!

"Light is Better!"
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