Oggi voglio parlarvi di una "sfaccettatura" del light game che mi è venuta in mente pensando alle famose totanare Naory della Yamashita, e che proprio in questa stagione ci può fare divertire parecchio.
LA TECNICA
A partire dalla stagione 2009/2010 la ditta giapponese ha proposto queste "piccole" novità nel panorama della pesca ai cefalopodi, introducendo il cosiddetto "light eging". Ovviamente oltre alle totanare è stata prevista un'offerta molto articolata tra canne, fili e accessori vari... osservandone bene le caratteristiche, però, sono arrivato alla conclusione che la nostra attrezzatura da light game è perfettamente adattabile a questa tecnica. Vediamo perché:
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I modelli riquadrati in rosso sono quelli che consiglio per il light game |
Le immagini sono abbastanza chiare: canne tra i 7-8 piedi (di tipo fast come la Feeling Shaft, canna che la Yamashita ha studiato appositamente per questa pesca), mulinelli di piccole dimensioni, trecciati e fluorocarbon che reggono fino a 8 lb ed egi di peso compreso tra i 5-8 gr.
GLI (O MEGLIO LE) EGI
A proposito di egi, i Naory Range Hunter sono a mio avviso il vero jolly di questa tecnica. Vi consiglio di utilizzare le misure 1.8 e 2.2, che per dimensioni, peso e velocità di affondamento rappresentano il giusto compromesso all round.
Ne consideriamo tre modelli:
- shallow: ha una velocità di affondamento piuttosto lenta e permette di sondare tranquillamente la fascia alta della colonna d'acqua (utile soprattutto in condizioni di luna alta e piena, quando i calamari sono soliti cacciare in superficie).
- basic: ha una velocità di affondamento media, pari ad una normale totanara di misura 3.0 (ma è molto più piccola e dunque viene influenzata meno dalla corrente) ed è la soluzione più indicata per ricercare la strike zone dei calamari quando non sappiamo se sono in caccia più a galla o più in profondità.
- deep: ha una velocità di affondamento molto marcata ed è più indicata per ricercare i calamari in profondità e le seppie, le quali come è noto cacciano a stretto contatto con il fondo;
La nostra azione di pesca sarà quella classica dell'eging, il tutto ovviamente rapportato all'attrezzatura (evitiamo strattoni o ferrate stile vertical jigging!).
Dopo il lancio attendiamo che il nostro egi raggiunga la profondità desiderata ed iniziamo ad animarlo con un'azione di jerking (uno, due o tre "strattoni" in serie) o twitching (una serie ripetuta di sussulti del cimino che fanno muovere sul posto il nostro artificiale), facendo seguire l'azione a pause più o meno lunghe durante le quali probabilmente avremo l'attacco. Tenendo il filo sempre in tensione saremo infatti in grado di percepire chiaramente le tocche dei cefalopodi, che a volte saranno molto timide e a volte secche e improvvise. Stiamo pronti dunque a "ferrare" morbidamente (ma senza indecisioni) e iniziare un recupero costante con canna inclinata a 45 gradi, fino alle operazioni di salpaggio che sono forse le più delicate per via dei tessuti teneri dei cefalopodi.
Dopo il lancio attendiamo che il nostro egi raggiunga la profondità desiderata ed iniziamo ad animarlo con un'azione di jerking (uno, due o tre "strattoni" in serie) o twitching (una serie ripetuta di sussulti del cimino che fanno muovere sul posto il nostro artificiale), facendo seguire l'azione a pause più o meno lunghe durante le quali probabilmente avremo l'attacco. Tenendo il filo sempre in tensione saremo infatti in grado di percepire chiaramente le tocche dei cefalopodi, che a volte saranno molto timide e a volte secche e improvvise. Stiamo pronti dunque a "ferrare" morbidamente (ma senza indecisioni) e iniziare un recupero costante con canna inclinata a 45 gradi, fino alle operazioni di salpaggio che sono forse le più delicate per via dei tessuti teneri dei cefalopodi.
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Questa è una rappresentazione dell'azione di pesca suggerita dalla Yamashita |
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Le catture non sono mancate già dal primo test, rivelando l'efficacia di questa tecnica anche nel periodo pre-autunnale |
La stagione dei cefalopodi è appena iniziata, per cui vi terrò sempre informati sulle novità e magari qualche trucchetto che via via riuscirò a scoprire... se qualcuno di voi ha già sperimentato questa tecnica sarò ben felice di leggere i vostri consigli e commenti!;)
Bene, detto questo non ci resta che una cosa da fare... prendere la nostra fidata attrezzatura da light game e andare a provare!
Bene, detto questo non ci resta che una cosa da fare... prendere la nostra fidata attrezzatura da light game e andare a provare!
quella è una seppia? ;)
RispondiEliminaProprio così;) spero che arrivino anche i calamari che qui dalle mie parti negli ultimi anni si sono un pò lasciati desiderare:P
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